| | Cosa leggiamo? | |
| | Autore | Messaggio |
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ClAuDiEtTa Admin
Numero di messaggi : 104 Età : 38 Località : Napoli Occupazione : studente Anno accademico : I magistrale Data d'iscrizione : 22.03.08
| Titolo: Cosa leggiamo? Mer Apr 30, 2008 1:37 pm | |
| Ho iniziato a leggere "Mille splendidi soli" di Hosseini, dopo aver letto con piacere "Il cacciatore di aquiloni". Chi di voi ha letto uno di questi due libri e vuole esprimerne un parere? Per chi non li ha letti, consiglio vivamente di procurarsi almeno "Il cacciatore di aquiloni" che è davvero un bel libro e ne hanno fatto anche un film che credo sia ancora in programmazione nelle sale cinematografiche. | |
| | | Patrick B.
Numero di messaggi : 10 Età : 42 Località : Caserta Occupazione : Studente universitario (Scienze Informatiche) Anno accademico : N-esimo Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Ven Mag 02, 2008 2:12 pm | |
| Ti dico, ho un po' di pregiudizi su quest'autore (non l'ho mai letto, appunto, altrimenti non sarebbero pregiudizi ^^). Mi sa molto di filone narrativo di successo, nel senso di "Romanzo ambientato nel medioriente stravolto dalla guerra che fa molto coscienza sporca occidentale per far riflettere alla ggente sui probblemi" (concetto che mi fa girare abbastanza i cosiddetti), non so se mi spiego. Quindi difficilmente lo leggerò... Per ora sto leggendo Il meglio che possa capitare a una brioche di Pablo Tusset. Titolo assurdo, non da meno il romanzo: il protagonista è un disadattato trentenne ciccione, nullafacente ricchissimo di famiglia che s'atteggia a "guru-filosofo della Rete", dedito a sbronze, puttane e incredibili mangiate a tutte le ore della giornata, ma che un giorno si trova coinvolto in un misterioso complotto che vede suo padre investito da un auto e suo fratello scomparso nel nulla. Molto carino, divertente, e piacevole l'ambientazione (Barcellona), spero non si risolva in un finale squallido. | |
| | | Biagio
Numero di messaggi : 12 Età : 39 Località : Barano d'Ischia Data d'iscrizione : 12.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Ven Mag 02, 2008 9:45 pm | |
| Io ho da poco finito di leggere Crypto di Dan Brown. Mi è piaciuto molto soprattutto perchè non si capisce niente fino alla fine e quindi rimani sempre con la curiosità e lo leggi con piacere. è un romanzo scorrevole che secondo me non annoia anche se man mano che si va avanti con la lettura viene da dire "e mò?" (almeno questo è quello ke pensavo leggendo). Io lo consiglio per una lettura semplice e non molto pesante | |
| | | Anicka
Numero di messaggi : 11 Età : 36 Località : napoli Occupazione : studentessa Anno accademico : terzo Data d'iscrizione : 14.04.08
| Titolo: Chesil beach Dom Mag 04, 2008 12:18 pm | |
| io sto leggendo Chesil beach di Ian McEwan racconta di una coppia di sposi che si appresta ad affrontare la loro prima notte di nozze in una londra pre rivoluzione sessuale degli anni '60 e per il momento mostra l'imbarazzo dei due nel ritrovarsi in quella situazione a loro sconosciuta xkè vengono fuori da un educazione vittoriana piena di tabù... x il momento sembra carino... solo che la lettura va a rilento ... maledetti esami | |
| | | angy
Numero di messaggi : 30 Età : 38 Anno accademico : terzo Data d'iscrizione : 17.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Ven Mag 09, 2008 2:32 pm | |
| ....di Dan Brown ho letto "Angeli e Demoni"...na delusione a 360 gradi. all inizio è intrigante ti lascia col fiato sospeso cerchi di capire d i risolvere tu gli enigmi! poi ad un certo punto diventa ripetitivo! per nn parlare della conclusione...non ve la dico xkè casomai qlcn volesse leggerlo nn c è pù sfizio. xò qst libro mi ha demolito il mito Dan Brown tanto ke avrei dovuto iniziare a leggere "la verità del ghiaccio"ma nn l ho fatto! | |
| | | Patrick B.
Numero di messaggi : 10 Età : 42 Località : Caserta Occupazione : Studente universitario (Scienze Informatiche) Anno accademico : N-esimo Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Lun Mag 12, 2008 1:08 pm | |
| Finito di leggere Il meglio che possa capitare a una brioche. Positivo: finale assurdo, inaspettato, lettura piacevole, ottimo mix tra sarcasmo e umorismo volgare di bassa lega, ambientazione congeniale e ben descritta. La pecca: il libro è difettoso nel non poter fare a meno di mantenere, a partire dal protagonista, tutti - tranne forse Lady First, decisamente più umana nella sua ordinaria banalità - i personaggi largamente sopra le righe e decisamente stereotipati. Ne soffrono di conseguenza anche i dialoghi, troppo cinematografici e privi di naturalezza per non farli sembrare scritti a tavolino; il che a tratti è stucchevole, e irrita. Comunque, nel complesso il romanzo vale la pena di leggerlo. Ora ho ripreso La possibilità di un'isola di Michel Houellebecq. Se non mi suicido prima di finirlo, dato il senso di angoscia e disperazione che trasmette, dirò qualcosa in proposito... | |
| | | liraia
Numero di messaggi : 19 Età : 37 Località : apud nolam Occupazione : inoccupata Anno accademico : terzo Data d'iscrizione : 04.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Ven Mag 30, 2008 10:45 am | |
| ragazzi mi hanno consigliato di leggere EUREKA STREET di Mcliam Wilson qulcono l'ha già letto? mi hanno detto che è molto bello, le fonti sono sicure quindi ho intenzione di comprarlo!!! da poco ho letto l'ombra del vento di Zafon è mi è veramente piaciuto, vi consiglio di leggerlo! | |
| | | Patrick B.
Numero di messaggi : 10 Età : 42 Località : Caserta Occupazione : Studente universitario (Scienze Informatiche) Anno accademico : N-esimo Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Dom Giu 08, 2008 5:41 am | |
| Sono sopravvissuto alla lettura di La possibilità di un'isola, così ve ne parlo un pochino.
Se nel breve Estensione del dominio della lotta l'ispirazione a Camus era talmente palpabile da suscitare contemporaneamente entusiasmo, aspettative e interrogative alzate di sopracciglio nei confronti dell'autore, con questo libro Michel Houellebecq afferma pienamente e totalmente la sua maturità, insistendo con sicurezza lungo una strada ormai personalissima e del tutto sua, affrancandosi senz'alcun dubbio dallo spauracchio di "scrittore-dall'esordio-fortunato-ma-nel-complesso-per-nulla-speciale" dopo una prova (almeno per quanto mi riguarda) sì bella, ma compromessa da molte stonature, come Le particelle elementari. Speciale, Houellebecq, invece lo è, come speciale è la sua narrativa cui ogni storia nuova raccontata si aggiunge come il cerchio più ampio di una serie concentrica; perché ogni volta, dietro una storia sempre diversa, nel caso di La possibilità di un'isola quella del causticissimo comico Daniel e del suo clone decine di secoli più tardi, si cerca di andare sempre più a fondo nella risposta alla problematica che da più di duemila anni ha impegnato i più grandi pensatori della nostra specie, ovvero: il significato della vita umana. Attraverso un'intelligente costruzione letteraria (due vite distanti nel tempo raccontate a capitoli alterni), Houellebecq propone un'umanità inconsapevolmente nietzschiana, capace di entrare nella trasvalutazione dei valori grazie al prosperare della dottrina del movimento elohimita, che nel perseguire la vita eterna vorrebbe in realtà proprio il contrario: liberarsi dalla pesantezza del concetto di morte per abbracciare i piaceri terreni (ricchezza, sesso, bellezza) e la felicità che questi comportano. Ma se la favola dell'eterna giovinezza, in cui la sostituzione degli "inutili vecchi" coi giovani non avrà più luogo, sembra essere il più bello tra i lieti fini per una generazione, come quella attuale, che è finalmente riuscita a fare a meno dell'amore e degli affetti, in cui Daniel si sente ogni giorno di più fuori posto, ormai al termine di un percorso, la sua applicazione scientifica finisce per scatenare un processo inarrestabile con il suo impatto devastante e (non?) volontario: così, l'immortalità diventa nient'altro che un terrificante eterno ritorno senza vero ritorno; una vita che si ripete all'infinito, svuotata dall'esistenza nel senso heideggeriano del termine, cui certo non può sopperire la continua e forzata retrospettiva sul passato dei propri antenati fatta di note e racconti; una vita dove la condizione di totale isolamento e la solitudine che ne scaturisce, insieme ad ogni altra possibile emozione generata invece da un effimero contatto casuale e mai voluto per davvero, risultano irriconoscibili: sensazioni lontanissime, riportate alla luce solo per atavismo, da cui non si cerca di fuggire neanche quando se ne presenta l'occasione perché, dopotutto, non si sa nemmeno cosa significhi più provarle. Resta solo il terribile senso di angoscia nel comprendere che forse l'umanità, in un simile scenario, abbia semplificato la propria vita pagando un prezzo mostruoso e incalcolabile, lasciando tuttavia quella problematica definitivamente senza risposta. | |
| | | Patrick B.
Numero di messaggi : 10 Età : 42 Località : Caserta Occupazione : Studente universitario (Scienze Informatiche) Anno accademico : N-esimo Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: Re: Cosa leggiamo? Dom Giu 08, 2008 7:58 pm | |
| - liraia ha scritto:
da poco ho letto l'ombra del vento di Zafon è mi è veramente piaciuto, vi consiglio di leggerlo! Chi l'ha scritto? Di cosa parla? | |
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| Titolo: Re: Cosa leggiamo? | |
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